Uno giro nel nostro apparato digerente
Sai che la superficie interna del nostro intestino, se fosse completamente estesa, occuperebbe un campo da calcio? E che il 90% del neurotrasmettitore serotonina (comunemente detto "ormone della felicità") è prodotto proprio qui? E sai che la bocca incarna una sana aggressività?
Il nostro apparato digerente, così come gli altri che ci compongono, sono immersi in un immaginario simbolico profondo. I denti rappresentano una difesa passiva (corazza) che diventa difesa attiva (mordere) ed anche arma (divorare). Pensiamo allo squalo, con la sua enorme bocca, il suo piccolo cervello e la scarsa vista, è visto come simbolo dell'aggressività per eccellenza. La bocca è in grado di scegliere cosa entra nel corpo e cosa si lascia all'esterno.
Una volta avvenuta la deglutizione, quanto è stato introdotto "cade nell'inconscio". Il cibo passa per la faringe e, se non va "di traverso", scende nell'esofago.
Come dici? Ahh sì, il reflusso gastro-esofageo è tremendo, vero, confermo! Ma cosa significa a livello profondo..rimanda ad un "tornar su" di contenuti che "bruciano" e che non si riescono a degerire, concordi?
Una valvola chiamata cardias permette l'ingresso nello stomaco, posizionato subito sotto al diaframma. caratteristica è l'equilibrio tra il muco che protegge le sue pareti (protezione, appunto) e il succo gastrico (aggressività). La gastrite indica il perdurare di una conflittualità irrisolta, mentre l'ulcera è una vera lesione d'organo. (attenzione alle fragilità negate a livello cosciente!).
Quando e se i cibi elaborati dal succo gastrico avranno raggiunto la consistenza corretta, si aprirà un'altra valvola chiamata piloro, che traghetterà nell'intestino. Non mi soffermo sul dettaglio dei vari tratti, ma solo sulle riflessioni a livello simbolico legate a questo importante organo, definito come il nostro secondo cervello. Già, chiamato "cervello viscerale", distingue il "buono" che deve essere assorbito dal "cattivo" che deve essere eliminato. Abbiamo circa cinquecento milioni di neuroni qui, che possono "parlare" direttamente con il cervello. La mancata regolazione del corpo tende a riflettersi nell'intestino.
L'intestino è il luogo della scelta.
E infine l'ano, punto in cui il tubo digerente torna "conscio" (è un muscolo volontario, il che significa che può essere controllato dall'individuo).
Mmmm, non mi piace però ometterle, non voglio dimenticarle! Ci sono due ghiandole annesse al tubo digerente: il pancreas e il fegato, sulle quali ci servirebbero altre tante righe, ma le porto con me in conclusione per sussurrarvi questo: nella psiche come nel corpo, ciò che non viene adeguatamente elaborato "ti avvelena", e ciò avviene tanto più quanto alcune emozioni vengono represse, rimosse o negate..