Le parole servono per nascondersi
Psicoanalisti e cognitivisti hanno sempre curato i pazienti con la parola. Si poteva sì anche parlare del corpo, ma senza sentirlo davvero.
Il corpo, per fortuna, oggi ritorna.
Il trauma non risiede nell'evento esterno che induce dolore fisico o emotivo, e neppure nel dolore stesso. Il trauma si genera quando non siamo in grado di liberare le energie bloccate e di attraversare tutte le reazioni fisico-emotive dell'esperienza che ci ha ferito. Il trauma non è quello che ci accade, ma è quello che tratteniamo dentro in assenza di un testimone empatico. (P. Levine)
La psicoterapia comprende bene che le sofferenze non se ne vanno solo ragionando, se così fosse la maggioranza delle persone starebbe bene! Non discernere la parte emotiva da quella corporea, restare sul Sentire in connessione, in quanto prestare attenzione solo ai sintomi oscura il Vissuto (vedi i disturbi d'ansia), così come prestare attenzione solo al Vissuto oscura il corpo (vedi, per esempio, i disturbi dell'umore quali la depressione).
Siamo un'unità psicosomatica, dobbiamo prestare cura, attenzione e amore a tutto ciò che fa parte di noi. Già Darwin descrisse come "cuore, intestino e cervello comunichino intimamente attraverso il nervo vago", che guarda un pò è quello più coinvolto nell'espressione e nella gestione delle emozioni!